Etichettato: rigori

Edicola Mondiale – dia 19

edicola mondiale 34

Le partite non finiscono mai. Almeno finché non fischia l’arbitro. Non ricordo una manifestazione internazionale con così tante marcature negli ultimi 15 minuti. Non fanno eccezione gli ottavi di finale. L’Olanda tira fuori il coniglio dal cilindro e in cinque minuti trova il passaggio del turno contro un ottimo Messico, il Costa Rica che non smette di stupire, passa dal paradiso all’Inferno per poi tornare in paradiso. La favola continua, sarà comunque la più bella sorpresa del Mondiale. Francia e Germania sono chiamate a far rispettare i pronostici ma il calcio africano vuol far sentire la sua voce. Gli europei sono avvertiti.

“Che partite! Ma lo sai che sto’ Mondiale anche senza l’Italia non è male! Vedo le gare e mi diverto, senza tensione, fino al fischio finale. C’è sempre da stare concentrati. Il caldo poi è il vero vincitore, sembrano partite ad eliminazione fisica. Perde chi schiatta. Poi occhio stasera alla Nigeria e all’Algeria una delle due secondo me passa. Preferirei l’Algeria per vedere poi un Francia contro Algeria nei quarti! Partita di fuoco che potrebbe mettere sottosopra la Francia.”

@lg.fiore

London calling – day 10

Giornata di imprese (la Rossi), di cazziatoni pesanti degli allenatori italiani (Berruto in diretta Rai che insulta i suoi accusandoli di giocare da soli, e Campagna) e dei dirigenti (il Presidente della scherma contro le donne della sciabola, subito uscite oggi); di squadre più forti che soffrono ma alla fine vincono; dell’Inghilterra del calcio che patisce in casa la sua Corea; di allenatori che vanno in Cina a vincere in specialità non tradizionali.

Jessica Rossi da Crevalcore nella finale di piattello è una macchina perfetta, che fa 99 su 100 e record del mondo, a 20 anni. Il primo piattello lo sbaglia a 10 colpi dalla fine, fra gli applausi della folla (mi viene in mente il grande Nils Liedholm quando disse che giocando col Milan sbagliò il primo passaggio a San Siro dopo 5 anni, e venne giù lo stadio dagli applausi) e la sua risposta è un sorriso. In uno sport così, indovinare in un’Olimpiade una prestazione di questo tipo sa di magia, pressappoco. Magia che stava per fare anche la Perilli, atleta sanmarinese, finita solo quarta dopo uno spareggio drammatico che la poteva issare anche al secondo posto, e che invece la relega medaglia di legno, per la rabbia di tutta San Marino, che non ha mai vinto medaglie olimpiche (a proposito, grazie alla Rai per il trattamento della sanmarinese, ignorata nemmeno avesse la peste).

Per continuare con le donne, e questa ad oggi è l’olimpiade delle donne, dopo 2 ore tiratissime la medaglia del triatlon femminile viene vinta per 5 cm, in un finale fantastico: 4 anni di sforzi in 5 centimetri, dopo 2 ore di una delle gare più dure dell’Olimpiade. Davvero c’è da pensare che nelle cose ci sia un destino. Serena Williams vince singolo e doppio, tritando in finale la Sharapova. La Cagnotto si qualifica in finale nel trampolino come seconda davanti ad una cinese,  è notizia a sei colonne per ora, fosse la finale le colonne sarebbero nove, forse anche dodici.

Nella 20 km di marcia, la Cina piazza tre atleti ventenni nei primi quattro. E l’allenatore è il nostro Sandro Damilano, cose assurde. Gara pazzesca, con il russo campione olimpico che sviene letteralmente al 17mo km, perdendo l’equilibrio come avesse preso un gancio invisibile e crollando sulle transenne, mentre il cinese al comando insieme a lui che impazzisce, e comincia a dare il 5 a tutti gli spettatori che gli si parano davanti, e ammiccare alle telecamere: davvero impensabile per un atleta cinese per come li immaginiamo.

Finisce il nuoto, con ennesima scorpacciata americana, e altro oro di Phelps, che saluta e se ne va: anche gli altri debbono pur vincere qualcosa. Il cinese nei 1500 batte di tre secondi il record mondiale, ma fa una  falsa partenza poi revocata per errore arbitrale che sarebbe stata una beffa assurda: la sua faccia in piscina da solo vale il prezzo del biglietto. Azzurri a zero medaglie, in compagnia della Germania. La buona notizia è che da oggi non si parlerà più della Pellegrini: grazie Fede, anche per questo.

Giornata che ha visto salire di livello gli sport di squadra: da oggi non si scherza più. La Lituania a 7 minuti dalla fine era avanti con gli Usa nella pallacanestro, quasi lesa maestà; poi un paio di numeri degli statunitensi hanno rimesso la gara in carreggiata. L’Italia era sotto di due set con l’Australia nel volley maschile, e poi ha vinto. Il Brasile è stato 2 volte sotto con l’Honduras, ed ha recuperato (anche grazie all’arbitro, e alla sorte), vincendo 3/2. Esce la Gran Bretagna del calcio ai rigori per mano della Corea del Sud: ad ognuno la sua Corea…Gran Bretagna che però nell’atletica vince tre ori in venti minuti, compreso quello dei 10.000 maschili, e saprà dimenticare lo smacco subito.

@aletozzi

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Carabinieri, esercito, finanzieri, aereonautici, fiamme gialle, fiamme rosse, fiamme blu: gli atleti italiani sono tutti militari, in senso ampio. Indistintamente, uomini e donne. A qualsiasi età: la Fiamingo della sciabola è guardia forestale a 21 anni, in una Regione dove la disoccupazione dei ventenni sarà del 98% . L’arma italiana in soccorso degli sport minori, tanto che andiamo fortissimo nelle discipline dove si combatte, meno nelle altre. L’arma forse in soccorso anche dell’occupazione: un posto nei carabinieri, per una fiorettista di livello, non si nega, anzi. E’ il prezzo da pagare per rimanere a certi livelli: chi altro ti pagherebbe per allenarti 4 anni, in sport senza sponsor e senza pubblico ?

Ricordo sempre dopo ogni Olimpiade i pianti dei due Abbagnale, che chiedevano a gran voce il posto in banca per mettersi a posto economicamente, e potersi allenare in tranquillità: non gli interessava diventare finanzieri, volevano proprio il posto in banca loro. Che sia la buona riuscita nello sport la risposta definitiva alla disoccupazione nel nostro Paese ?

@aletozzi